La Regione Puglia si appresta a pubblicare il bando relativo alla nuova Misura del PSR Puglia 2014/2020 denominata “M21 – Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalla crisi di COVID-19 (articolo 39ter)”.
Le analisi svolte dalla stessa Regione Puglia evidenzierebbero che i comparti maggiormente colpiti sono il vinicolo e l’oleario. Anche il comparto florovivaistico ha patito gli effetti della pandemia. La totale chiusura degli esercizi di vendita di fiori durante il periodo di lockdown, infatti, ha determinato la distruzione di significativa quota delle produzioni deperibili e non conservabili come pure la mancata vendita delle produzioni vivaistiche, con conseguenti danni alle imprese. Similarmente gli imprenditori agricoli che esercitano attività agrituristica e/o di masseria didattica hanno significativamente sofferto della pandemia da Covid 19. Tali imprenditori, infatti, sono stati costretti alla totale inattività nel periodo di lockdown nel quale ricadono festività (Pasqua, Festa della Liberazione, Primo Maggio) che vedono un notevolissimo flusso di clienti. Le masserie didattiche, inoltre, non hanno potuto offrire i servizi classicamente erogati alle studentesche durante la stagione primaverile. Per fronteggiare la crisi descritta è necessario fornire un sostegno temporaneo ed eccezionale alle tipologie di imprese su evidenziate particolarmente colpite dalle misure restrittive imposte a livello nazionale ed internazionale per impedire la diffusione del virus COVID-19. La misura, introdotta dall’art 39 ter del Regolamento (UE) n. 1305/2013 come modificato dal Regolamento (UE) 2020/872 del 24/06/2020, risponde ai problemi di liquidità delle aziende maggiormente colpite dalla crisi per consentirne la sopravvivenza.
Pertanto il bando dovrebbe prevedere contributi pubblici erogabili secondo le seguenti modalità:
- Sostegno agli operatori agrituristici e alle masserie didattiche: l’importo del contributo pubblico erogabile, una tantum, per ciascuna azienda agricola pari a € 7.000;
- Sostegno alle imprese agricole maggiormente colpite dalla crisi di COVID-19: l’importo del contributo pubblico erogabile, una tantum, per ciascuna impresa agricola pari al massimo a € 7.000, in misura pari ad una percentuale da fissare della perdita di fatturato del primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019;
- Sostegno alle PMI attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli maggiormente colpite dalla crisi di COVID-19: l’importo del contributo pubblico erogabile, una tantum, per ciascuna PMI pari al massimo a € 50.000, in misura pari ad una percentuale da fissare della perdita di fatturato del primo semestre 2020 rispetto alla media del primo semestre 2017 e del primo semestre 2018 (comparto olivicolo) e rispetto al primo semestre 2019 (comparto vitivinicolo)