La misura prevede un contributo a fondo perduto per le spese sostenute (per le PMI che fruiscono di consulenze di natura specialistica finalizzate a sostenere processi di trasformazione tecnologica e digitale in chiave Industria 4.0.
- al 50% fino a un massimo di 40mila euro per le piccole imprese,
- al 30% fino a un tetto di 25mila euro per le medie imprese,
- al 50% fino a 80mila euro per le reti di impresa.
Il contributo è riconosciuto per i periodi d’imposta 2019 e 2020, fino a un tetto parametrato alle dimensioni d’impresa (da 25mila a 80mila euro per le reti d’impresa).
Possono beneficiare del voucher le PMI con sede in Italia, iscritte alla Camera di Commercio. Non possono appartenere ai settori elencati nell’articolo 1 del regolamento UE 1407/2013 (pesca, alcuni segmenti dell’agricoltura, servizi per l’esportazione). Non possono avere sanzioni interdittive o procedure concorsuali, né aver ricevuto e non rimborsato aiuti su cui pende un ordine di recupero.
Possono accedere all’agevolazione le imprese che appartengono a contratti di rete con determinate caratteristiche: reti formate da PMI, obiettivi strategici di innovazione, composizione e durata conformi alle attività da sviluppare. Sono previste poi indicazioni specifiche sulla governance e sul diritto di recesso
Le spese ammissibili sono rappresentate dal compenso dell’Innovation Manager per le prestazioni di consulenza specialistica (sono escluse le consulenze per ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali).
Attenzione: le spese devono essere sostenute successivamente alla domanda di ammissione al contributo.
Il manager che presta la consulenza deve essere qualificato, indipendente, avere un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi. Per essere considerato qualificato e indipendente deve essere iscritto agli appositi elenchi istituiti presso il Ministero (per formare i quali è previsto un nuovo decreto), oppure indicato da una società di consulenza iscritta agli stessi elenchi.
Ci sono poi requisiti specifici riguardo agli obiettivi di innovazione. L’innovation manager può avere il compito di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di specifiche tecnologie abilitanti, oppure indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Il decreto prevede infine una serie di requisiti che bisogna soddisfare relativamente alla gestione dell’innovation manager (contabilità, monitoraggio, standard di sicurezza, documenti da conservare).
Allegati
- Decreto (pdf)
- Allegato 1 – Modello di istanza (pdf)
- Allegato 2 – Modello CV (pdf)
- Allegato 3 – Modello istanza società consulenza (pdf)
- Allegato 4 – Schema Elenco manager (pdf)
- Allegato 5 – Oneri informativi (pdf)